venerdì 2 gennaio 2009

Olio Necci

Piccola autocelebrazione; la creazione di una targhetta d'autore per una produzione assolutamente dedicata a noi membri della famiglia ne è il segno tangibile.
Me la concedo perchè non celebro solo un lavoro faticoso e amorevole ma anche un patrimonio nazionale: l'olio extravergine di oliva.
Dell'oro non ha solo il colore ma anche la preziosità! Veramente per tutti gusti, l'olivicultura italiana è l'espressione della varietà di paesaggi e della moltitudine di sapori e intensità che rende così interessante la nostra gastronomia. Provate ad assaggiare l'olio del vostro territorio, a scovare piccoli produttori che con sacrifici poco riconosciuti non tradiscono la qualità di antiche colture.
Personalmente aspetto con golosità l'inizio dell'inverno per assaggiare l'olio nuovo, piccante e denso e magari passare un pomeriggio ad aiutare la mia famiglia nella raccolta.
Così la ricetta che vi consiglio questa volta forse vincerà l'oscar per la semplicità ma sicuramente si rivelerà un' esperienza culinaria per niente scontata se seguirete tutte, e dico tutte, le mie indicazioni.

Prendete una fetta di pane fresco, appena sfornato, del tipo che preferite meglio ancora se tipico della zona, e ricopritelo con un filo di olio extravergine di oliva appena spremuto a freddo, magari con mole di pietra. Vi concederete un connubbio perfetto di sapori.