lunedì 22 agosto 2011

Cose di casa nostra


Allora, dopo aver reso omaggio ad un classico vintage della pasticceria casalinga inglese, non riuscivo a smettere di pensare a quale poteva essere l'alter ego italiano. Si perche' alcuni piatti, anche se diversi e condizionalti dalle abitudini alimentari, dagli usi e dai costumi del posto, hanno le stesse funzioni dovunque!
Ostentazione, condivisione, voglia di tenerezza, intimita' o convivialita'... il cibo e', ed e' sempre stato, un veicolo di comunicazione. 
Quindi pensando e ripensando... EUREKA!... La classica torta di frutta!!! immancabile alle feste di compleanno e nei pomeriggi di gioco.
Il link, direte voi, e' la frutta...facile no? Bhe direi di si ma andrei oltre... credo che il segreto di queste ricette sia prima di tutto la semplicita' e il fatto che ogni famiglia, libera da dogmi culinari sia stata libera di elaborare la propria versione.
Cosi' famiglia che vai torta di frutta che trovi, con gelatina o senza, con il pan di spagna o con la pastafrolla, con molta crema on poca, la tua frutta preferita o la sua frutta preferita... 
Insomma... dimmi che torta di frutta fai e ti diro' chi sei!!!
Questa qui e' quella della piccola Clara, torta speciale, per festeggiare il suo primo anno...



La ricetta questa volta sara' un po' vaga poiche', come vi dicevo, la torta qui sopra non e' stata opera mia... a parte la decorazione che pero', ad essere onesti, non ha rappresentato un grande sforzo!
Come vi anticipavo, per la base potete scegliere tra il pan di spagna (vedi qui) e la pasta frolla (vedi qui) mentre per la crema pasticcera date ancora un' occhiata qui.
Per quanto riguarda la frutta potete scegliere frutta fresca o frutta sciroppata (pesce, ananas mango etc.)
Per essere il 100% aderenti alla tradizione andrebbe fatto un bel mix, ricoperto poi con un velo di gelatina per dolci ma come dicevo... l'interpretazione e' libera!!!

PS. Se usi il pan di spagna come base ricordati di bagnarlo un po' con del succo di frutta, mela o arancia andranno benissimo! 

english version

So after paying homage to a English classic vintage I couldn't stop thinking of which may be the italian alter ego.
... Of course, because some dishes, even if different and under a natural influence of alimentary habits or food traditions, have the same purpose everywhere.
They are means of communication...ostentation, sharing, desire of tenderness, intimacy and conviviality...
So thinking and thinking ...yes! Eureka! The Italian fruit tart! an ever green, inevitable in birthday parties and lovely afternoons. 
The link in here,  you would say,  is obviously the fruit, yes, it's partially true but ... I would also say that the most important connection between these two tarts is the simplicity and the fact that, every family, feeling free from culinary dogmas, have managed to set up their own recipe.
So we are going to have a tart with gelatin on top or without, with sponge or shortcrust pastry as a base, with lot of custard cream or less, with your favorite fruit or his favorite fruit ... by the way... tell me what kind of fruit tart you make and I'll tell who you are!!!

This one is Little Clara's cake...special cake for her first birthday party!


The recipe... this time is not going to be accurate, first of all because as I said this tart, it's not one of my creations a part for the decoration which it hasn't been a big challenge!!!
Therefore, for the base have a look, for sponge here,  for shortcrust pastry and custard here.
The fruit selection is up to you...you can mix fresh fruit with fruit in syrup like peaches or pineapples and finish with some gelatin on top!
Be...creative!

PS. If you are going to use the sponge base make sure to slightly moisten it with some juice( apple or orange) 













sabato 13 agosto 2011

buona domenica...




Ok, non e' domenica ma e' come se lo fosse quando mi sveglio senza la fretta di buttarmi sotto la doccia e scegliere i vestiti giusti per una lunga giornata in cui, lavorativamente parlando, dovro' cambiare ben due personalita'.
Allora, anche se oggi e' sabato, mi sveglio, mi alzo con calma e decido di cucinare una pranzetto come si deve.
Arrosto di agnello accompagnato da salsa allo yogurt, menta e dragoncello, insalata di rucola e crumble di pesche e albicocche aromatizzate alla menta.
L'arrosto e' una ricetta che desideravo provare da un po'. Si tratta di una bella coscia di agnello cotta al forno  e aromatizzata con rosmarino, aglio e filetti d'acciuga.
La salsa allo yogurt e menta e' abbastanza un classico. Serve soprattutto a dare una punta di freschezza al palato, visto il sapore robusto dell'agnello. Lo stesso vale per la rucola, il suo retrogusto piccante si sposa bene con la salsa, alla quale per problemi logistici non  ho aggiunto il limone (la morte sua!) ma un cucchiaino di aceto di mele.
Ma parliamo del dessert... niente di piu' semplice di un crumble. Usi la frutta di stagione che preferisci,  e' pronto in un attimo e funziona benissimo come coccola last minute.
L'idea di profumare le frutta con la menta me l'ha data un'amica che in un pomerigio d'estate mi ha preparato un bicchiere goloso di pesche, gelato alla vaniglia e menta fresca. Quindi per la proprieta' transitiva, perche' non servire il vostro crumble tiepido con un po di gelato alla vaniglia?
 
 e poi che dire ... buona "non" domenica a tutti!

Heston's coscia di agnello arrosto...a modo mio
Allora per gli anglofili e/o aglofoni rimando alla ricetta del link. Io, come al solito ho apportato qualche modifica, soprattutto alla fase di cottura, privata di qualche passaggio per questioni di tempo.


Ingredienti per l'agnello

una coscia di agnello all'incirca 600/700 g. (io ho usato solo la parte alta)
4 filetti acciuga sott'olio
3 spicchi d'aglio
olio d'oliva
vino bianco
sale

Per la salsa allo yogurt

3 cucchiai di yogurt greco
6 foglie di menta fresca
qualche fogliolina di dragoncello fresco
1 cucchiaino di aceto di mele
un generoso pizzico di pepe nero

Togliete l'agnello dal frigo e lasciatelo riposare per un quaranta minuti.
Prendete una pentola per arrosti e rosolate l'agnello in olio d'oliva e aglio.
Intanto prendete i restanti spicchi d'aglio sbucciati e tagliati a meta', poi i filetti di acciuga, anche loro tagliati a meta'. Avvolgete le acciughe intorno all'aglio e a qualche foglia di rosmarino.
Quando avrete preparato questi mini fagottini, fate dei tagli sulla superficie della carne ed incastonatevi le alici con il loro ripieno.
Ultimate poi la cottura dell'arrosto in forno. Bagnatelo con del vino bianco e olio d'oliva. Di tanto in tanto giraterlo ed irroratelo con il succo di cottura. Io lo terrei tra i venti e trenta minuti cosicche' risulti ancora leggermente al sangue.

Per la salsa tagliate grossolanamente le foglie di menta e dragoncello, unitele allo yogurt, poi conditela con aceto, olio sale e pepe. Lasciate riposare la salsa almeno per una mezz'ora.


Ingredienti per il crumble di pesce e albicocche

2 belle pesche mature  a pasta gialla
quattro albicocche belle mature
3 foglie di menta fresca
1 cucchiaio di Southern Confort
4 cucchiai di zucchero di canna
4 cucchiai di farina
50 g. di burro

Sbucciate le pesche e tagliatele a tocchetti, poi private le albicocche del nocciolo e  tagliatele a pezzetti.
In una padella avrete messo due noci di burro e due cucchiai di zucchero di canna. Unite la frutta e sfumatela con il liquore. Lasciate la andare a fuoco basso aggiungete la menta e un cucchiaio di acqua tiepida.
Intanto avrete fatto ammorbidire il burro fuori dal frigo. In una ciotola unite burro farina e zucchero rimasto e velocemente, con la punta delle dita formate delle briciole.
Quando la frutta sara' morbida ma non troppo, mettetela in due cocottine da forno. Ricopritela con le briciole e infornatela per una decina di minuti, di cui gli ultimi due solo grill.
Servite il crumble tiepido con del gelato alla vaniglia. 







































domenica 7 agosto 2011

Manfredonia ...Manfredi e ...il polpo re!

 


Destinazione Puglia, promontorio del gargano, golfo di Manfredonia.
Passare qualche giorno da quelle parti ormai per me non significa piu avventura e scoperta ma quotidianeita', sapori e odori familiari.
Familiari si ma non meno inebrianti e goduriosi,  soprattutto da quando vivo tutto l' anno in un luogo dove mangio pomodori che assomigliano in maniera impressionante ai pomodori ma che non sanno affatto di pomodori!!

Come viaggiatrice la componente gastronomica e' inscindibile da quella geografico-esplorativa e come emigrata di nuova generazione i viaggi in Italia sono per me l'occasione di saziare voglie prepotenti di delizie locali.
Quindi appena metto piede in Puglia in ordine sparso:
Mangio un paio di mozzarelle di bufala del Parco.
Scelgo con cura qualche pesca di Cerignola al mercato rionale.
Chiedo ai pescatori di indicarmi gli Sbarroni migliori da fare alla brace.
Porto a casa un bel polpo da percuetere,  per sfogarmi e farlo in insalata.
Dopo le 18:30 faccio la fila, o quello che si intende per fila, nella pizzeria di Grasso ( Corso Roma 86, Manfredonia) per accaparrarmi la piu' buona, soffice e croccante focaccia della citta', scambiando punti di vista e dubbi sul futuro del mondo e dell'orecchiette pugliesi.
Prendo il numero il n. 99, non per ritirare una raccomandata alla posta ma per assaggiare il gelato di Tomassino.
Passeggio sul lungomare sgranocchiando gli scaldatelli di Nella ( Via della Croce 47, Manfredonia) appena sfornati.
Faccio una gitarella fuori porta (Siponto) per cenare con il panzerotto" d'oro".

Dimenticavo, da quelle parti c'e'  anche e soprattutto un mare mozzafiato...



Insalata di polpo con patate

Ingredienti

un bel polpo verace...che pesi almeno 500 g.
2 foglie di alloro
una cipolla
una carota
4 patate a pasta gialla
rucola selvatica, possibilmente
olive nere
un peperone
cipolline sotto aceto
un cucchiaino di capperi sotto aceto
qualche pomodorino pachino
1 limone
olio di oliva
origano
sale e pepe nero

Se il polpo che avete comprato e' fresco probabilmente dovrete pulirlo.
Con un paio di forbici affilate procedete all'incisione degli occhi e poi della sacca interna che e' posizionata nella testa. Infine eliminate il becco...
Lavate bene i tentacoli e poi con un batticarne battete energicamente tutte le carni dalla testa ai tentacoli per sfibrarle e renderle piu' tenere alla cottura.
Mettete sul fuoco una pentola con acqua, una cipolla, una carota e le foglie di alloro. Portate l'acqua ad ebollizione e prendendo il polpo per la testa immergete i tentacoli per un paio di volte perche' si arriccino. Poi immergete tutto l'animale.
Lasciatelo cuocere da mezz'ora a quaranta minuti a seconda della grandezza e della sua freschezza. Controllate di tanto in tanto con una forchetta.
Intanto avrete messo a lessare le patate in acqua fredda. Una volta pronte, preparate una bella insalata, aggiungete i pomodorini, il peperone tagliato a listarelle, la rucola, le olive, le cipolline e i capperi. Condite con olio, limone, origano, sale e pepe a piacimento.
Quando il polpo sara' ormai cotto al punto giusto lasciatelo raffreddare nell'acqua di cottura. Tirarlo subito fuori dall'acqua bollente causerebbe uno shock termico alle carni che tenderebbero ad indurirsi.
Una volta tiepido tagliatelo a pezzi e unitelo all'insalata di patate.

lunedì 1 agosto 2011

ll riso all'agro dolce della mia mamma - versione aggiornata



Tralasciando il restyling fotografico, ecco a voi una ricetta da ritorno al passato. Non posso garantire che sia tutta "farina del sacco" della mia mamma ma fino ad ora non mi è mai capitato di assaggiare qualcosa di simile.
Quando si dice il buongiorno si vede dal mattino...questa era il mio piatto estivo preferito.
Pare, se non ricordo male, che fossi la sola bambina, tra sorelle e amiche ad apprezzarlo.
Il gusto agrodolce delle cipolle, rapiva i miei sensi e lo zucchero mescolato all'aceto ai miei occhi pareva una vera alchimia. 
Insomma decisamente questo è il mio "primo" anni 80' per eccellenza.
Cercare di ricrearlo, dopo molto tempo che non lo mangiavo, ha comportato un paio di tentativi e qualche lieve aggiunta e aggiornamento, suppongo, alla ricetta originale. (vedi il riso basmati che nel 1986, in Ciociaria era un'assoluta rarità)
La maggiore difficoltà, benché oggettivamente questa sia forse la ricetta più semplice mai postata...beh forse sto esagerando... è stata bilanciare la quantità di zucchero ed aceto così da ritrovare un equilibrio a me familiare.
Per la prima volta posto una ricetta del cui risultato non sono completamente soddisfatta. Non perché' non si mangiabile...lo è e come! Provare per credere! ma perché non sarà mai, per me, come è stato... perché non c’è niente di più buono di un ricordo!

Ingredienti
300 g di riso basmati
3 pomodori maturi
1 cipolla 
una quindicina si foglie di menta fresca, meglio ancora se selvatica. 
una manciata di pepe nero. 
1 cucchiaio di aceto di mele
2 cucchiaini di zucchero 

Incidere tre pomodori maturi ed bollitili per all'incirca cinque minuti finche la pelle non si sarà staccata dalla polpa. Intanto affettate una cipolla a listarelle sottili e lasciatela soffriggere per un paio di minuti in un tegamino. preparate uno sciroppo a base di acqua tiepida, direi poco più di un mezzo bicchiere, due cucchiaini di zucchero ed un cucchiaio di aceto. Unite lo sciroppo alle cipolle e lasciatele stufare fino a quando non lo avranno assorbito tutto.
Avrete poi messo dell'acqua sul fuoco per bollire il riso che, attenzione, non avrà bisogno di una lunga cottura essendo di tipo basmati.
Infine in una insalatiera mettere i pomodori, spellati, privati dei semi e ridotti a listarelle, le cipolle e le foglioline di menta finemente tritare. Quando il riso sarà pronto mescolate il tutto delicatamente come fosse un insalata. Irrorate, poi, con un olio di oliva a crudo, una spolverata di pepe nero macinato fresco e aggiustate di sale.
Lasciate raffreddare il riso  per qualche minuto cosi' i sapori si esalteranno e avrete un piatto fresco e leggero direttamente dal 1986 per quest’ estate 2011.

English version 

Leaving out the photographic restyling, here it is  a recipe coming directly from a trip into the past.
I can't guarantee that this recipe is 100% my mom's but what I know is that, so far, I've never tasted anything like this.
If is true that "a good beginning makes a good ending" ...well so I have to tell you that was my favorite  summery dish ever when a I was a child. And also, If I remember well, I was the only one between my sister and friends who loved this rise. The onions sweet and sour taste and the mix of sugar and vinegar looked to me as a true alchemy.
 Definitely I can say that this is my 1980s main course!
To try of make it again after ages I haven't tasted it has meant a couple of attempts and some variation to the original version like, for example the basmati rice I used that in the 1886 in Ciociaria was an authentic rarity.
the most difficult step for this easy recipe has been trying to find the original balance between the sugar and the vinegar so that to find again a familiar flavor.
for the first time in this blog I'm posting a recipe whose result I am not completely satisfied not because doesn't taste good ...it does! just try it! but because I realize that nothing can taste better that a memory!

Ingredients
300 g basmati rise
3 ripe tomato
1 onion
about fifteen mint leaves
ground black pepper 
1 tablespoon of apple cider vinegar
2 tea spoons of sugar
 
First of all carve the tomatos skin  and let them boil tin hot water for around 5 min.
Then slice finely a onion and fry it in a pan with olive oil for 2 min. In the main time stir in less then a glass of warm water 2 tea spoons of sugar and the vinegar. Put the syrup into the onion's pan and let them simmer until the liquid is adsorbed.
After few minutes the tomato will be ready to  be peeled and then catted as stripes, without seeds.
Cook the basmati rice and then, when ready, put it in a salad bowl whit the onion the tomato and  the chopped  fresh mint. Toss well and add some olive oil, ground back pepper and salt.
let the rise cool down  and serve it!