L'homme qui aimait les femmes
vs
Tarte Tatin pere e caprino
Difesa Jubecca vs La gatta
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Tarte Tatin pere e caprino
Difesa Jubecca vs La gatta
Allora tesoro, stasera per cena ti propongo L’uomo che amava le donne, (L'homme qui amait les femmes).
È un film del 1977 diretto da François Truffaut, se dolce o amaro, non saprei, la questione andrebbe quantomeno aggirata… è di certo saporito, si, ma non piccante, al limite direi speziato, quello che ti resta non è una libidine o un’eccitazione, ma quasi un’indecisione, una riflessione… come quando non ti alzi ancora da tavola per indugiare, sei sazio, non sei appesantito, ma non puoi certo dire di volerti alzare… non ancora, pensi… meglio rimanere ancora io e te sulla scia dei pensieri... sulla scia del gusto…
È un film ricco, tesoro, certo, ma al contempo di gusto sobrio, intendo dire che non ci sono molti elementi, ma questi pochi gusti hanno un sapore deciso, netto, così come lui ama tutte le donne e non sa venirne fuori, ti fa pensare che non ha senso venirne fuori... che ha più senso indugiare su un sapore nel palato sotto la superficie, vibrante, ti accompagna, si prolunga in gola… è un film francese, è un film pienamente francese…
È un film del 1977 diretto da François Truffaut, se dolce o amaro, non saprei, la questione andrebbe quantomeno aggirata… è di certo saporito, si, ma non piccante, al limite direi speziato, quello che ti resta non è una libidine o un’eccitazione, ma quasi un’indecisione, una riflessione… come quando non ti alzi ancora da tavola per indugiare, sei sazio, non sei appesantito, ma non puoi certo dire di volerti alzare… non ancora, pensi… meglio rimanere ancora io e te sulla scia dei pensieri... sulla scia del gusto…
È un film ricco, tesoro, certo, ma al contempo di gusto sobrio, intendo dire che non ci sono molti elementi, ma questi pochi gusti hanno un sapore deciso, netto, così come lui ama tutte le donne e non sa venirne fuori, ti fa pensare che non ha senso venirne fuori... che ha più senso indugiare su un sapore nel palato sotto la superficie, vibrante, ti accompagna, si prolunga in gola… è un film francese, è un film pienamente francese…
Mio caro, lasciami dire che leggenda vuole che questa torta al contrario sia nata dall' errore di una donna mentre ancor piú leggendario risuona nella nostra memoria culinaria l'amore tra formaggio e pere. Antipasto o dessert? Inizio o fine? Errore o amore?
Ingredienti
3 pere conference
due cucchiai di miele d'acacia
1 cucchiaio di olio di oliva
pepe nero da macinare
cannella
100 g di formaggio caprino
1 manciata di pistacchi salati
Preriscaldate il forno fino a portarlo ad una temperatura di 180 gradi. Nel frattempo, pelate le pere e privatele del torsolo e dei semi. Tagliatele a spicchi e infine a striscioline. In una padella fate sciogliere l'olio e il miele a fuoco lento e aggiungete le pere. Spolverate il tutto con del pepe appena macinato e della cannella e mescolate delicatamente per circa 3 o 4 minuti, il tempo che la frutta si dori in superficie.
Inseguito disponete a raggiera le fettine di pera, in uno stampo da torta del diametro di 20 cm, precedentemente imburrato. Ricopritele in seguito con delle rondelle di circa 1 cm di spessore ottenute tagliando la buche di caprino.
Stendete infine il disco di pasta sfoglia cosi da coprire i due strati, facendo in modo di pressarne i bordi verso l'interno dello stampo.
Infornare a 180 gradi per una ventina di minuti.
A fine cottura capovolgete lo stampo su una griglia e spolverate la torta con la granella di pistacchi che avrete precedentemente ottenuto pestandoli grossolanamente. Salare e pepare a piacimento e servire la torta a temperatura ambiente.
Inseguito disponete a raggiera le fettine di pera, in uno stampo da torta del diametro di 20 cm, precedentemente imburrato. Ricopritele in seguito con delle rondelle di circa 1 cm di spessore ottenute tagliando la buche di caprino.
Stendete infine il disco di pasta sfoglia cosi da coprire i due strati, facendo in modo di pressarne i bordi verso l'interno dello stampo.
Infornare a 180 gradi per una ventina di minuti.
A fine cottura capovolgete lo stampo su una griglia e spolverate la torta con la granella di pistacchi che avrete precedentemente ottenuto pestandoli grossolanamente. Salare e pepare a piacimento e servire la torta a temperatura ambiente.
3 commenti:
Dolce/Salato come se Sebadas! :D
Gnammmmyyyy
Caro amico Tapepa, ma che lingua parli? vagamente sardo?
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