venerdì 28 novembre 2008

Revival ... femminista


Tessere le lodi del piatto unico mi sembra molto anni 80. Oggi le pubblicazioni si concentrano su temi decisamente più di tendenza (ved. finger food, cucina etnica etc.) Mi sembra ancora di sentire i tormentoni delle massaie/lavoratrici sotto l'ombrellone; tutte lì a vantarsi delle loro ricette bi-tri-cefale che con un colpo solo e con un notevole risparmio di tempo assicuravano a tutta la famiglia un gustoso pasto completo e equilibrato. Direi che oggi come ieri il piatto unico svolge ancora la sua funzione a patto che si lavori di leggerezza e magari di semplicità di esecuzione rispetto ai classici del genere. E allora approfitto per dare il mio contributo con questa ricetta che mi ha risolto velocente una cenetta a due!

Ingredienti

tranci di nocciolino anche detto spinarolo
passata di pomodori
1 cipolla di tropea
1 spicchio d'aglio
2 zucchine
qualche foglia di basilico
farina q.b.
curry q.b.
200 g di paccheri
brodo vegetale (anche se sarebbe meglio di pesce)

Affettate finemente una cipolla e lasciatela imbiondire insieme allo spicchio d'aglio.
Unite i tranci di spinarello al soffritto e sfumate con del vino bianco. Lasciate evaporare il vino e aggiungete un bicchiere abbondante di passata. Lasciate cuocere il sugo senza che la polpa del pesce si sfaldi.
Salate e pepate a vostro piacere.
Intanto mettere l'acqua per la pasta sul fuoco. Dall'ebollizione lasciar cuocere i paccheri e tirarli su qualche minuto prima del necessario. Unirli al sugo e terminare la cottura della pasta aggiungendo del brodo.
Mentre la pasta cuoce, infarinate le zucchine tagliate a listarelle nella farina aromatizzata da un bella manciata di curry. Friggete le listararelle insieme a qualche foglia di basilico. Impiattare unedo alla pasta le zucchine ben calde e le foglie di basilico. Terminate con una spolverata di sale e pepe nero prima che si raffreddi.

giovedì 6 novembre 2008

Il tempo delle mele II


Sempre all'insegna del "cosa ci faccio con tutte queste mele?"mi è tornato alla mente un'accostamento intrigante sperimentato dal mio guru dei foodblogger.
Per lo più e me ne accorgo solo ora, lei ha pubblicato la ricetta in questione esattamente un anno fa e il fato ha voluto che il desiderio di questi sapori mi prendesse per la gola proprio lo stesso giorno di un anno dopo. Sarà Novembre, sarà la nostalgia per il tepore del sole, sarà che è piovuto e sarà che è il tempo delle mele ma mi sento di istituire ufficialmentel, il 5 novembre, l'anniversario della zuppa d'autunno!
Di necessità virtù la mia zuppa non è un esecuzione pedissequa di quella del Cavoletto. L'ho modificata un tantino con quello che avevo in frigo ma mi sento di promuovere a pieni voti la variante.

Zuppa di ceci, mele e curry di Raffaella

Ingredienti
250 g di ceci lessi
3 piccole mele, meglio se un po'alcoliche
1 cipolla rossa
1 patata
brodo vegetale qb
curry a vostro piacere
un rametto di rosmarino
sale
un tocchetto di burro
tokai ungherese

Tagliate a spicchi sottili le mele, la cipolla e la patata.
In un tegame fate rosolare cipolla, patata e mele, con il burro, dell'olio e un rametto di rosmarino. Sfumate con del vino e aggiunte ceci e curry. Ricoprite le verdure con il brodo fino a che le patate non saranno diventate belle morbide. Infine con l'aiuto di un mix frullate le verdure. Aggiustate la consistenza della zuppa con del brodo e aggiungete il sale.
Se preferite, ed è il mio caso, potete lasciare la zuppa un po' grezza evitando di frullarla troppo.

lunedì 3 novembre 2008

Il tempo delle mele


La scelta degli ingredienti è obbligata almeno fino a quando la cantina nella vecchia cascina di famiglia non deborderà più di piccole mele profumate.
L'abbondanza di pomi è un fenomeno che si verifica con una certa cadenza (ma non chiedetemi di essere precisa) e quando succede urge una buona dose di fantasia per rendere omaggio a madre natura senza fare un' indigestione visiva, olfattiva etc. di mele.
Allora, dopo il classico cake, quattro quarti, che non ho pubblicato per pudore, vista la quantità di versioni nella blogsfera, ecco una tarte au flan rivisitata in versione autunno-inverno 2008.
Dolce dalla semplicità disarmante, come tutte le cose semplici può essere difficile da riproporre così da accontentare le nostre aspettative e il ricordo della prima fetta, ben fatta, che si è assaggiata.
Questo è il mio caso, infatti, sono solo due volte che ripeto l'esperimento e sento che ancora bisogna lavorarci sù.
Per ora provate questa versione, inviatami da due care amiche, direttamente da una rivista francese, sapendo quanto amassi mangiare une tranche de tarte au flan au bord de la Senne.

Tarte au flan au pommes

Ingredienti
Per la pasta brisée
guarda il post

Per la crema
150 g di farina
110g di zucchero
3 tuorli
1/2 litro di latte
25 cl di yogurt alla vaniglia
1 goccia di estratto di vaniglia
10 g di burro
4 piccole mele
2 cucchiai di zucchero di canna
una spolverata di cannella

Per preparare la pasta brisée vi rimanderei alla ricetta già postata con la differenza che, nel caso della tarte au flan, la base deve essere sottile il più possibile purchè riesca a tenere il peso della crema.
In un'altra terina sbattete i tuori con lo zucchero, aggiungete la farina, fino ad ottenere una pasta omogenea.Versate poi il latte aromatizzato con la vaniglia e lo yogurt. Con una frusta sbattete leggermente perchè si amalgami lo yogurt.
Tagliate a spicchi le mele e conditele con lo zucchero di canna e una manciata di cannella.
Preriscaldate il forno a 210° per 7 minuti mentre avrete sistemato la pasta in uno stampino imburrato. Versate, infine, il preparato per la crema che deve risultare liquido. Cuocete la tarte per circa 30 minuti. Poi tiratela fuori e adagiategli sopra gli spicchi di mele. Ultimate la cottura per altri 10 minuti e ricordate di servire la tarte quando si sarà completamente raffreddata.