mercoledì 30 luglio 2008
Manfredonia style
E chi l'avrebbe mai detto che con le cozze avrei cucinato della pasta corta, ma che dico corta, cortissima e che mi sarei ricreduta dal mio scetticismo. Ad un piatto così, di estrema facilità servono ingredieni freschissimi per renderlo indimenticabile.
Ingredienti come il sole caldo di mezzoggiorno che ti asciuga la pelle salata dopo l'ultimo bagno in un mare smeraldino e ti ricorda che è ora di pranzo. Aggiungiamo poi una passaggiata mattutina in un rissoso (ma solo per scherzo) mercato rionale per comprare le materie prime e uno stage in cui il tuo tutor é una professionista dei fornelli casalinghi e il gioco è fatto.
Ingredienti
1kg di cozze
15 pomodorini pachino maturi
3 spicchi d'aglio
un mazzo di rucola selvatica
vino bianco per sfumare
qualche foglia di basilico
250 g di ditalini rigati
Lavare le cozze sotto l'acqua corrente avendo cura di privarle del filo che sporge dal guscio, con il quale la cozza si attacca allo scoglio.
In una padella mettete a rosolare uno spicchio d'aglio e poi adagiatevi le cozze. Bagnatele con del vino e copritele con un coperchio perche si cuociano, aprendosi.
In un altro pentolino preparate il sugo, lasciando imbiondire l'aglio nell'olio, unendovi i pomodorini tagliati a spicchi.
Lavate e scegliete la foglioline di rucola staccandole dal gambo più duro, altrimenti troppo amaro e ripassatele in padella con aglio e vino bianco. Aggiustate di sale e pepe.
Quando le cozze si saranno aperte privatele del loro guscio e filtrate il sugo di cottura.Unite le cozze, un cucchiaio di sauté, e la rucola al sughetto di pomodoro.
Scolate la pasta e unitela al sugo, ripassandola qualche minuto in padella.
venerdì 18 luglio 2008
Di gelsomino e Jazz...Parte II
La conoscenza del luogo dove vivi è questione di tempo, é un collage di diversi sguardi attraverso i quali selezioni la tua quotidianità e di suoni che associ alle vie che percorri.
Ognuno di noi racconterà il suo quartiere, la sua città e il mondo che ha fatto suo in maniera diversa ed è questo il senso profondo del viaggio. Dopo tutto non è sempre necessario andare lontani per vivere una bella serata!
giovedì 17 luglio 2008
Di gelsomino e jazz...Parte I
Al Posto Giusto, Via dei Gelsi, 142 - 00172 Roma (0039 06 2573904 - 0039 339 4789096, Chiuso la Domenica)
Ecco a voi un post sinestetico ad accompagnare questa segnalazione culinaria.
Una bella serata è una questione di "sensi", un profumo che ti ricorda una melodia e un sapore che accarezza il tuo palato come la più rassicurante delle carezze materne.
La buona cucina, quella onesta, come mi piace definirla, è rassicurante perchè va dritta al sodo. Così,quando ti siedi al tavolo di un ristorante per mangiare del pesce è un piacere vedere sfilare , piatto dopo piatto...del pesce!
"Al posto giusto" funziona così! Se non siete mai stati ve lo spiegheranno subito senza tergiversare. Si comincia con degli antipasti misti; nessun imbarazzo"nella scelta"ma solo perchè l'ambiente è informale, nella migliore tradizione delle trattorie romane, e gli assaggi di pesce, prima freddi e poi caldi, si avvicendano con un balletto.
Se poi si conclude la cena con un abbondante primo e una freschissima grigliata, il tutto accompagnato da una bottiglia di verdicchio bianco (si può fare!), un' altra certezza si aggiunge a quelle che ti fanno sentire a posto con il mondo: la cena costerà 30 euro!
E così in un quartiere che profuma di gelsomini, con cui sto facendo amicizia e che mi riserva sorprese, ieri sera è cominciata la nostra serata per poi finire in musica... continua
giovedì 10 luglio 2008
Suonare a casa ...
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