La mia esperienza della vita al nord Italia si limitava ad una gita scolastica a Milano e Verbania da far risalire alla notte dei tempi e che mi aveva lasciato il vago ricordo di una città futirista/istica e di una pace dai colori tenui sulle sponde di un grande lago.
Quindi la mia gita nella pianura Padana, precisamente a Pavia, in quella che sembrerebbe essere la provincia più estesa d'Italia, è stata un'assoluta sorpresa.
Non posso dire che qualche stereotipo non sia stato confermato, del tipo:" Nebbia fittissima in Val Padana !!" Roba che per un paio di ore mi ha fatto essere decisamente soddisfatta del clima londinese!
A parte le mie preoccupazioni metereologiche, il paesaggio ai miei occhi è apparso decisamente inusuale e surreale cosa che ha aggiunto fascino al fine settimana "fuori isola".
Ma a completare la lista degli ingredienti del weekend devo citare un paio di persone, posti e cosine mangereccie.
Prima di tutto ho fatto una bella scorpaccita di affetto, rivedendo, dopo tempo, degli amici speciali, poi ho saziato i miei occhi con i prodigi artistico-architettonici della Certosa di Pavia e infine ...ma solo per creare un po' suspance! OMG!!! Quante cose buone ho assagiato!
Tappa del mio tour turistico gastronomico, assolutamente da consigliare: le Cascine Orsine, posto di una quiete e genuinità di cui sentivo un bisogno fisico, fornito di shop interno con vendita di prodotti dell'agricultura e dell'allevamento biodinamico.
Non sto qui a spiegarvi questa questione del biodinamismo perchè il loro sito riesce meglio nell'intento ma posso assicurarvi che, dopo aver assaggiato le mozzarelle, la crescenza ed un tomino delicatissimo, simile ad una robiola ho promosso a pieni voti il loro metodo...qualunque esso sia!!!
Poi, visto che c'ero ho portato a casa un pacco di farro decorticato e avrei comprato anche il loro riso Baldo se non lo avessi comprato 2 kg di Carnaroli dai monaci della Certosa di Pavia.
Inoltre non mi sono fatta mancare un tagliere di salumi misti tipici della zona (salame di Varzi, salame d'oca etc.) e uno gnocco fritto accompagnato da - un qualcosa come un'etto - di lardo d'Arnad (vabbè con questa cosina ci spostiamo un po' più a Nord) e miele.
Dopo questa overdose di salumi, ottimi vini, un po' mossi come si dice da quelle parti, abbiamo riempito la valigia di souvenir magerecci e... udite udite... acquistato anche un' affettatrice portatile!!!
Non sia mai che in viaggio devi affettare una spalletta di prosciutto!
Vabbè ammetto che ho peccato ma come non cadere in tentazione?!!!